Questo libro cerca di amplificare la voce di un Angelo ascoltata in sogno da un giovane discendente del Re Davide. Per Giuseppe, figlio di Giacobbe – come per Francesco di Pietro di Bernardone o per Giovanni Bosco e vari altri – obbedire a quel sogno ha significato entrare nella grandezza e divenire affidatari di una storia meravigliosa. Prendendo come esempio il papà terreno di Gesù, il volume propone un cammino per apprendere a non sprecare la bellezza, per aprirsi ad accogliere la grazia, per custodire ciò che è prezioso e nutrire ciò che salva. Alla scuola di un uomo tanto solido quanto umile, tanto forte quanto docile, possiamo imparare l’arte della custodia della vita, quella altrui e quella propria, quella naturale come quella dello Spirito. Egli è quel padre che manca a questa generazione e che dobbiamo riscoprire e ridiventare. Un percorso utile a chiunque, uomo o donna, voglia apprendere l’arte di accogliere e vivere le cose grandi che gli sono riservate.
14,00€
è uno di quei libri che potremmo definire provvidenziali. Non solo perché esce nel pieno dell’Anno giuseppino, indetto da papa Francesco alla fine del 2020, ma anche e soprattutto per l’assoluta competenza dell’autore in materia. In trent’anni di sacerdozio, don Fabio Rosini ha dedicato un’attenzione centrale alla crisi e alla riscoperta della paternità. Impossibile, dunque, non affrontare il tema senza passare per san Giuseppe. Rosini lo fa da rinomato biblista, inquadrando con precisione certosina il contesto storico della Sacra Famiglia e, fedele al proprio metodo, calca moltissimo la mano sul contesto umano di ogni singolo protagonista della Scrittura
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