La guida descrive 102 itinerari a piedi sui sentieri dei due imponenti massicci che si alzano nel cuore delle montagne d’Abruzzo, e che si affacciano verso il Lazio con il Lago della Duchessa e le vette che lo circondano. Alcuni si svolgono all’interno delle aree protette che le tutelano (il Parco Sirente-Velino, la Riserva Naturale Monte Velino e la Riserva Montagne della Duchessa), altre sono appena fuori dai loro confini.
Oggi i due massicci gemelli, a portata di mano dalle città abruzzesi e da Roma, sono una grande palestra di vita all’aria aperta. D’inverno, oltre allo sci sulle piste di Ovindoli e di Campo Felice, permettono di praticare lo sci da fondo su anelli battuti e altopiani, e di salire con le ciàspole verso boschi e rifugi. Gli scialpinisti e gli alpinisti con piccozza e ramponi possono proseguire in direzione delle vette. La parete Nord del Sirente, con neve e ghiaccio, offre itinerari di alta difficoltà. D’estate, oltre che escursioni sui sentieri segnati, la montagna può essere esplorata in mountain-bike o a cavallo. Le Gole di Celano, la Valle d’Arano e altri siti permettono di praticare l’arrampicata. Le splendide Grotte di Stiffe, con le loro cascate, sono accessibili anche ai turisti.
L’elenco dei sentieri include centinaia di percorsi. Alcuni, come quelli verso il rifugio Sebastiani, sono famosi e frequentati, altri sono più solitari. Se le ascensioni al Velino, al Pizzo Cafornia, al Muro Lungo e al Sirente sono lunghe e faticose, altri percorsi sono accessibili anche agli escursionisti meno allenati. L’ippovia e le piste ciclabili dell’Altopiano consentono di passeggiare in piano.
I massicci del Velino e del Sirente offrono a chi li percorre l’incontro con la natura dell’Appennino. Accanto al lupo, alla coturnice e all’aquila, sempre presenti nella zona, vivono nel massiccio il cervo, il corvo imperiale e il camoscio, reintrodotti negli ultimi decenni. Le faggete del Velino, dei Monti della Duchessa e del Sirente sono vastissime e suggestive. Tra la primavera e l’estate la montagna si colora di fiori.
Il Velino e il Sirente sono anche dei luoghi di storia. Ai piedi dei monti sorgono la splendida città romana di Alba Fucens, i castelli medievali di Celano, di Gagliano Aterno e di Ocre, magnifiche chiese affrescate e piccoli eremi abbarbicati alla roccia. Accanto a Ovindoli, a Rovere, a Rocca di Cambio e a Rocca di Mezzo, i quattro centri dell’Altopiano delle Rocche, stupiscono con i loro monumenti i centri della Valle dell’Aterno (Fontecchio e Gagliano su tutti). Pescina, devastata dal terremoto del 1915, ha dato i natali al cardinale Mazzarino e a Ignazio Silone, uno dei più grandi scrittori dell’Italia moderna.
Indice dei capitoli
- I monti della Duchessa
- I monti di Campo Felice
- I monti di Ocre e di Rocca di Cambio
- Il versante settentrionale del Velino
- Il versante meridionale del Velino
- La Magnola
- L’Altopiano delle Rocche
- La Serra e le Gole di Celano
- Il Sirente
- L’Altopiano delle Pagliare
- La Valle dell’Aterno e la Valle Subequana